CONTESTO SOCIOPOLITICO 2022
Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un'accelerazione incredibile di un processo già in atto da diversi decenni ma che mai aveva raggiunto i livelli toccati in occasione della pandemia. In particolare il ricorso sistematico a forme di legislazione d'urgenza che hanno finito col divenire la forma di legislazione ordinaria basate su DL e DPCM nei confronti dei quali il parlamento ha svolto solo un ruolo di ratifica a posteriori. La legislazione d'emergenza è diventata la normalità anche in assenza di emergenza, anche in assenza di giustificate motivazioni. E' ovvio che in una repubblica parlamentare, l'assenza del dibattito, quindi del ruolo che la costituzione stessa attribuisce al parlamento, la mortifica nelle funzioni fino all'annichilimento.
Essendo però il parlamento il luogo della rappresentanza , ne consegue, a rigor di logica, che l'averlo svuotato di ogni funzione e forma, rende la rappresentanza stessa più simile ad un residuo del passato piuttosto che ad un modello per il futuro.
In altre parole al diritto di tribuna si è sostituito il dovere all'obbedienza, al dibattito il voto per alzata di mano, alla discussione libera il pensiero unico, il primato dell'esecutivo sul legislativo pone fine al primato della rappresentanza e quindi della partecipazione sull'organo governativo che dovrebbe invece essere esecutore di un mandato e non il contrario.
Attualmente c'è un problema di totalitarismo derivato da una possibilità del deputato di passare da rappresentante delle necessità popolari a espressione di potere personale; Favorito in questo dal distacco e dall'alienazione della popolazione dalle logiche politiche, ma non puo' esistere una democrazia se non attraverso il coinvolgimento attivo della totalità della popolazione , chiamata a svolgere un ruolo decisionale e non solo selettivo!
Tutto quanto esposto sta via via allontanando sempre piu' i cittadini dai partiti e di riflesso dalla polis intesa come etimologia greca,. Ma tutto quanto fa politica ed i cittadini stessi anche se schifati continuano e continueranno a farne volenti o nolenti consciamente o inconsciamente. Il rischio però di un allontanamento dal diritto al voto è un imbarbarimento delle istituzioni, le cui conseguenze sul piano politico istituzionale possono essere devastanti e portare le società occidentali a sposare tesi come quelle del forum di davos del world economic di Schwab!
Per il recupero di una consapevole partecipazione alla vita democratica della popolazione e quindi al recupero di una reale democrazia non si puo' prescindere dal passaggio attraverso un coinvolgimento capillare della popolazione a partire dalle realtà territoriali piu' piccole , via via aggregate in unità territoriali a valenza maggiore e nazionale!
Serve pertanto che i cittadini si impegnino nella definizione dei contenuti di uno statuto che dia vita alla democrazia dal basso, in contrapposizione al pensiero verticistico comune in un partito politico, l'attuazione di uno statuto ad inversione di potere che ponga finalmente il potere decisionale nelle mani delle basi territoriali in tempo reale, è funzionale all'utilizzo in qualsiasi associazioni per un cambio radicale di pensiero, che abbandoni le logiche della contrapposizione e rivalità per una nuova umanità dei rapporti interpersonali, ma anche e sopratutto attuabile per la prima volta in un partito politico , dando nuova linfa alla partecipazione popolare!
L' inversione di potere verso i territori ,in grado di garantire la piena governabilità a livello nazionale è l'obbiettivo da raggiungere!
Questo tavolo di lavoro si pone pertanto il fine di rivoluzionare gli schemi sociali attualmente in voga in occidente , sappiamo che è difficile figurarsi metodologie politiche mai adottate prima ma in futuro la situazione socio politica le rende non solo praticabili ma necessarie alla sopravvivenza democratica, l'inversione del potere decisionale in tempo reale verso le basi territoriali di un movimento politico è l'unica vera alternativa alla metodica fascista galoppante dei nostri tempi.
Il concetto di inversione del potere non si limita alla stesura di un programma elettorale o alla nomina in assemblea del vertice, ma riporta il singolo cittadino a fare vita politica attiva e consapevole. L'idea è di dare ai cittadini la possibilità di organizzarsi in gruppi territoriali di prossimità , delle vere e proprie agorà democratiche ove si possano confrontare sui temi e stabilire decisioni vincolanti che fungano da mandati vincolanti per i propri rappresentanti scelti nel gruppo dal gruppo!
L'inversione del potere si alza da sola tra i cittadini e queste assemblee territoriali nascerebbero come un domino in tutta la nazione. Vanno considerati come dei veri e propri senati territoriali dove si attui la costituzione e quindi il popolo eserciti il suo potere!
A differenza dei luoghi comuni sull'italiano pizza e mandolino, esso è pronto all'azione purchè non gli chiedi di fare il fante per il comodo altrui, l'italiano vuole la dieci sulle spalle, diamogli la possibilità di scendere in campo in partita ufficiale, l'italiano vuole contare e che lo meriti non lo diciamo noi ma lo dice la storia dell'umanità, quindi diamogli fiducia perchè la situazione politico economica italiana è compromessa quanto basta per sfatare questo luogo comune del menefreghista e nullafacente, mentre l'italiano medio è formica e non cicala e lo dicono i dati sulle riserve dei conti bancari a livello mondiale e sulla proprietà privata, diamogli un poker servito in mano e non chiediamogli sempre di bluffare, non chiediamogli quindi il voto ma diamogli i senati territoriali sotto casa ove esercitare i suoi diritti doveri e quel potere stabilito dalla costituzione ormai stuprata dalle consuetudini dei politici divenuti elitè e non rappresentanza!
Nell'ambito di uno spostamento del potere decisionale verso la base del partito la figura del responsabile civile e penale a qualsiasi livello avrà come unica alternativa di auto tutela la facoltà di dimettersi se in disaccordo con la base!
Diamo al cittadino il potere politico da gestire localmente, sotto casa in assemblee strutturate con diritti e doveri prestabiliti da statuto, l'abbattimento dell'1 vale 1 con l'uno risponde al suo territorio anche se deve decidere sull'invio delle armi o sulla campagna vaccinale, o sulla privatizzazione dell'acqua e quindi dei beni comuni, la linea politica te la da sempre il tuo elettore sul suo territorio e non il vertice anche se eletto in assemblea nazionale!
Ormai è iniziata l'attuazione dell'inversione del potere con la creazione di un tavolo di lavoro aperto a tutti nel 2022 dal gruppo dell'Antipotere su Telegram ed è l'inizio di una rivoluzione storico sociale per la quale è suonato l'ultimo countdown! Speriamo questi rintocchi siano ascoltati oggi e qui!
Se vuoi partecipare o costituire un'assemblea di base ad inversione di potere sul tuo territorio compila il form al link qui sotto per metterti in contatto con le persone a te vicine:
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